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oggetti di materiali biodegradabili e riciclati: bicchieri e bottiglie di vetro o acciaio, piatti di porcellana, tovaglie di stoffa, etc.
Sensibilizzare gli hotel e di conseguenza i turisti sull’importanza del rispetto del mare e sulla necessità di prevenire l’inquinamento da plastiche e microplastiche in due modi:
È attiva a Riccione dal 1988 nel soccorso e nella tutela di tartarughe marine, cetacei e squali del'Adriatico. Gestisce il centro di recupero, cura e riabilitazione delle tartarughe marine di Emilia Romagna e Marche e in questi anni ha curato e restituito al mare 637 tartarughe.
È ufficialmente riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna come Centro di Educazione Ambientale e svolge attività di divulgazione, educazione e ricerca.
Le dimensioni dell’inquinamento marino da plastiche e microplastiche sono allarmanti. Secondo il report WWF 2018, ogni anno si riversano in mare 150-500 mila tonnellate di macroplastiche e 70-130 mila tonnellate di microplastiche. Il 90% delle specie di uccelli marini e il 60% delle specie di pesci ha ingerito plastica, così come tutte le specie di tartarughe marine del Mediterraneo: 1 su 2 ha ingerito plastica. La situazione peggiora d’estate quando 200 i milioni di turisti si riversano sul Mediterraneo e la quota di rifiuti in mare sale del 40%. Secondo il report 2018 di Legambiente il costo del Marine Litter è 476,8 milioni di € all’anno in termini di impatto su pesca e turismo, a cui si aggiungono 411 milioni per pulizia di spiagge e mare. La situazione italiana rispecchia il trend mediterraneo:
Dal 5 al 17 novembre 2019 al Museo della Città di Rimini (Via L. Tonini, 1) sarà possibile visitare La mostra "Plastica appARTE", a conclusione del progetto Blu Booking per la stagione 2019.
Inaugurazione martedi 5 novembre, ore 17,30.
Saranno presenti Alberghi.it srl, Fondazione Cetacea, l'Assessore alla scuola e politiche educative del Comune di Rimini Mattia Morolli, il dirigente, studentesse e studenti del Liceo Artistico A.Serpieri.
Nel corso della stagione estiva 2019, 203 hotel hanno accettato di scambiare 250 cannucce tradizionali con 250 cannucce di carta. Con oltre 50 mila cannucce di plastica sono state realizzate 15 opere d'arte ispirate al rispetto dell'ambiente e del mare.
Nel contesto della mostra Plastica AppArte è possibile anche visitare la mostra del progetto Europeo Clean Sea Life – Tutti insieme per il mare pulito, a cura di Fondazione Cetacea Onlus.
L'evento è a ingresso gratuito.
Con il patrocinio del Comune di Rimini.
oggetti di materiali biodegradabili e riciclati: bicchieri e bottiglie di vetro o acciaio, piatti di porcellana, tovaglie di stoffa, etc.
prodotti usa e getta: no a cannucce di plastica, buste della spesa, acqua in bottiglia, cotton fioc, penne, accendini.
gli ingredienti dei prodotti cosmetici e per l'igiene e assicurati che non contengano polypropylene, polyethylene o polyvinyl.
il più possibile prodotti a peso sfusi e conserva gli alimenti in barattoli di vetro invece che di plastica: inquinano meno e non rilasciano contaminanti a contatto col cibo.
a non gettare oggetti nel WC che inquinano il mare! Lenti a contatto, assorbenti e cotton fioc vanno nel cassonetto.
comportamenti responsabili: fai la raccolta differenziata, non gettare rifiuti sulla spiaggia o nell’ambiente, inclusi mozziconi di sigarette.
Per ogni hotel che aderirà, Alberghi.it adotterà una tartaruga ospite della Fondazione Cetacea
Cannucce di carta in hotel per sensibilizzare sul problema dell'inquinamento da plastica in mare e per aiutare le tartarughe Caretta caretta
Progetto di Alberghi.it con Fondazione Cetacea contro l'inquinamento da plastica
L'obiettivo è sensibilizzare il mondo del turismo sul problema della plastica in mare dando un contributo concreto alla riduzione dei rifiuti
L'obiettivo è sensibilizzare il mondo del turismo sul problema della plastica in mare dando un contributo alla riduzione dei rifiuti
Sarà un’estate “blu” quella 2019 in Riviera Romagnola: Alberghi.it srl lancia il Blu Booking, progetto a favore di Fondazione Cetacea Onlus per aiutare le tartarughe Caretta caretta
Ora che è il momento in cui va di moda l\’ecosostenibilità anche la Riviera Romagnola è in prima linea nella salvaguardia dell\’ambiente
Si chiama “Blu Booking” ed è la campagna lanciata dal portale Alberghi.it insieme a Fondazione Cetacea Onlus per sensibilizzate albergatori e turisti sul tema dell’impatto sui mari della plastica monouso
In Riviera un’ordinanza impone l’utilizzo di prodotti di carta
Aiutaci a far crescere il progetto, partecipa, condividi e fai la tua parte per prenderti cura del mare e delle sue tartarughe. Ecco i nostri traguardi, siamo sicuri che insieme si può fare di più!
Recupero: Lido di Volano, agosto 2018
Condizioni: due ferite da elica molto profonde, una al cranio e una al carapace, alla TAC ha rivelato anche un amo nell'esofago.
Cure: operata alla Clinica Veterinaria Modena Sud dal dottor Giordano Nardini, grazie alla collaborazione di Associazione Benessere Animale Onlus. Una volta cicatrizzata la ferita al cranio con laserterapia e ricoperta con una speciale resina, è tornata al Centro di recupero di Riccione per il percorso di fisioterapia, che consiste in movimenti sincronizzati delle pinne anteriori e posteriori, movimenti della ranfoteca (becco) e dei muscoli del collo. Dopo alimentazione forzata fino ad aprile, ora mangia autonomamente. La sua riabilitazione speriamo si concluda con la completa guarigione e il ritorno in mare!
Recupero: spiaggia antistante l'Acquario di Cattolica, 23 marzo 2018
Condizioni: Carolina è una piccola tartaruga, al ritrovamento misurava appena 22 cm per 1,4 kg! Nei giorni del suo ritrovamento circa 15 tartarughe in ipotermia si sono spiaggiate a causa delle forti mareggiate. Le tartarughe, infatti, sono rettili "a sangue freddo" e soffrono molto gli sbalzi termici, non essendo in grado di termoregolarsi, specialmente quando sono di piccole dimensioni.
Cure: dopo aver recuperato lo stato di ipotermia, un veterinario specializzato in oculistica ne ha diagnosticato la cecità, probabilmente in seguito a un'infezione contratta in mare. Il suo progetto di recupero ha un decorso delicato e peculiare in virtù della sua particolare condizione di disabilità.
Recupero: Porto Barricata (Rovigo), 22 luglio 2018
Condizioni: al recupero presentava uno sfondamento della calotta cranica probabilmente per mano umana.
Cure: nonostante un intervento chirurgico, presenta gravi problemi neurologici: se non stimolata resta catatonica a galleggiare nella vasca. Per questo è stata portata al Centro di recupero di Riccione dove ha cominciato un percorso di riabilitazione. La sua fisioterapia consiste nel cercare di sincronizzare le pinne anteriori e posteriori con allungamenti muscolari fino a ottenere il completo rilassamento delle stesse, che altrimenti tiene serrate. Ha iniziato da poco a mangiare autonomamente piccole quantità di pesce. A completa guarigione potrà fare ritorno in mare.
L’inquinamento marino da plastica è un fenomeno complesso che merita un’attenzione su più fronti. Vogliamo prenderci cura del mare aiutando da un lato le tartarughe ospiti della Fondazione Cetacea e sensibilizzando, dall’altro, il mondo del turismo all’utilizzo di oggetti monouso biodegradabili. Nello specifico proponiamo delle cannucce di carta al posto di quelle in plastica, altamente inquinanti perché si usano in media per 20 minuti e richiedono 500 anni per essere smaltite.
Come funziona?Alberghi.it srl propone agli hotel presenti sul portale uno scambio etico: cannucce di plastica tradizionali in cambio di una fornitura simbolica di cannucce di carta. Per ogni hotel che accetta lo scambio, Alberghi.it adotta una tartaruga e dona l’adozione all’hotel, alimentando un circolo virtuoso di buone pratiche con l’obiettivo comune della tutela del mare.
Da dove viene la plastica che troviamo in mare?L’80% dei rifiuti spiaggiati deriva dai fiumi, mentre il 20% è scaricato direttamente in mare: è molto importante agire sui comportamenti a terra oltre che sulla pulizia delle spiagge e delle acque.
Quanta plastica consumano gli italiani?Ogni anno gli italiani consumano 2.1 milioni di tonnellate di imballaggi di plastica; 32 milioni di bottiglie di acqua minerale al giorno. In Europa, dopo i tedeschi siamo i secondi produttori di imballaggi e i primi consumatori di acqua in bottiglia, tra i primi nel mondo: 178 litri a persona all’anno.
Quali sono i tempi di smaltimento dei rifiuti plastici in mare?La plastica è largamente usata perché indistruttibile, la maggior parte della plastica rimane nell’ambiente per centinaia di anni poiché non è biodegradabile. In media ci vogliono 5 anni per smaltire il filtro di una sigaretta, 20 anni per una busta, 50 per un bicchiere di plastica. Per smaltire un filo da pesca sono necessari addirittura 600 anni.
Cos’è la Planti-sfera?Sulla plastica presente in acqua si concentrano organismi, nuove comunità di microorganismi che possono causare malattie nell’uomo. Batteri, alghe, insetti, spugne si depositano sulla plastica dando vita a nuovi organismi che hanno un impatto grave sull’habitat marino e che si spostano molto velocemente.
I rifiuti plastici feriscono e intrappolano pesci, cetacei e mammiferi marini. I frammenti di plastica (particelle di diametro inferiore a 5 mm) vengono ingeriti dai pesci e dagli uccelli marini con conseguente soffocamento, malnutrizione, lesioni interne, tossicità di vario tipo.
Quali i rischi per le specie marine?La plastica in mare produce il 90% dei danni alle specie marine selvatiche, nel mondo sono 700 quelle a rischio. La principale minaccia sono i lacci, fili da pesca, gli anelli dei tappi delle bottiglie e gli imballaggi che si attorcigliano sugli animali procurando lesioni, ferite e impedendo loro di nuotare e scappare dai predatori.
Perchè gli animali scambiano la plastica per cibo?Uccelli e pesci scelgono il cibo attraverso l’olfatto. La plastica assorbe l’odore dell’ambiente che li circonda e quindi del cibo che normalmente questi animali mangiano. Le tartarughe, invece, sono ingannate dalla somiglianza tra una medusa e una busta di plastica o i resti di un palloncino.
Quali i rischi per la nostra salute?Il 18% di pesci spada e tonni presenti nel Mediterraneo ha della plastica nello stomaco. Anche pesci più piccoli che vivono nei fondali sabbiosi possono cibarsi di microplastiche che si trovano nello zooplancton: ve ne è traccia nella triglia di fango, nella sogliola, nelle cozze.
Quali danni per le tartarughe dell’Adriatico?Da uno studio condotto nel Mediterraneo è emerso che tutte le specie di tartarughe marine hanno plastica nello stomaco: il 35% delle Caretta caretta ha quasi solo plastica, in alcuni esemplari sono stati rinvenuti fino a 150 frammenti di materiale.
Come verranno usati i soldi donati alla Fondazione Cetacea Onlus?Fondazione Cetacea Onlus utilizzerà le donazioni di Alberghi.it srl per le cure e il sostegno degli animali presenti presso la loro sede.
Cosa verrà dato agli hotel che aderiscono al Blu Booking?Agli hotel verrà consegnato: un quantitativo simbolico di cannucce di carta in sostituzione a un analogo numero di cannucce di plastica; il certificato di adozione della tartaruga da esporre presso l’hotel; un adesivo che certifica la partecipazione dell’hotel al progetto.
Quanto costa agli hotel aderire a Blu Booking?Nulla! Solo la promessa di valutare materiali biodegradabili e compostabili per i prossimi acquisti della struttura.